Poliform al Salone del Mobile, manifestazione principe del design internazionale ha svelato un nuovo lato di sé e del suo ricercato lifestyle. Il racconto progettuale che l’azienda ha offerto stupisce e conquista per l’appeal inedito, il fascino eclettico, l’atmosfera esclusiva, frutto di un sapiente equilibrio di linguaggi differenti, fatti propri dal brand per allinearsi con perfetta coerenza allo “Stile Poliform” e al suo ideale di vivere contemporaneo.
Hanno composto questa nuova narrazione tanto le novità di prodotto – realizzate con le maggiori firme del panorama internazionale quale Jean-Marie Massaud, Emmanuel Gallina e Stefano Belingardi Clusoni – così la cornice espositiva che le ha accolte, dove – su una superficie di 1800mq – si sperimentano forme e sensorialità, per generare un’esperienza unica e autentica di Casa Poliform.
La scenografia di Poliform al Salone del Mobile è stata un’esaltazione di grafismi e fughe prospettiche, sapientemente progettati per indirizzare lo sguardo (e il pubblico) verso l’interno, dove regna il comfort e il design più avvolgente. All’esterno le geometrie soft e sinuose che l’azienda aveva regalato nelle precedenti edizioni, hanno lasciato il passo a un rigore più marcato, alla ricerca di minimalismo, leggerezza, purezza: ampie superfici con mattoncini total black, dalla forma quadrata e regolare, hanno definito la cornice e il camminamento con un tocco di dinamicità, ma anche di decorativismo che strizza l’occhio ai mosaici di Villa Oasis, la casa di Yves Saint Laurent a Marrakech. Le geometrie nette sono tornate anche nelle pedane che, circondando lo stand, hanno ospitato la Outdoor Collection (presentata lo scorso anno e a cui si aggiunge il lettino Ketch firmato da Jean-Marie Massaud) e sono servite da connessione ideale fra in & out.
Rette, angoli, direttrici hanno condotto dunque nel cuore dello stand, accompagnati da una multisensorialità che fa da fil rouge tra tutte le numerose ambientazioni. Si è giocato quindi con i sensi: il profumo di cuoio e bergamotto che caratterizza la nuova fragranza Poliform, l’effetto ovattato della moquette in stile anni ’70 color liquirizia che addolcisce il passaggio fra le stanze, la palette calda e cromaticamente piena che colora gli spazi bilanciata dai toni naturali che definiscono invece gli arredi – un contrasto dolce e complementare. Il tutto enfatizzato da un nuovo sottofondo musical ideato appositamente per accompagnare i visitatori nel percorso espositivo.
Qui la forte presenza scenica dell’architettura esterna è proseguita attraverso un ritmo a doppie altezze e una trama strutturale fortemente disegnata nello spazio grazie ai numerosi Sistemi Architectural che hanno tracciato le ambientazioni e che hanno preso il posto delle pareti verticali, oltre a fungere da contenimento e separazione. Se l’architettura esterna lascia intravedere una vicinanza al mondo arabo con i mattoncini a vista, nella ripartizione degli ambienti si ritrova invece un’ispirazione più fusion e orientale – come nei tubolari in ferro con la corda intrecciata a modi paravento. Ma la confluenza di ispirazioni stilistiche differenti è orchestrata sapientemente, tale da confluire con armonia in un unico linguaggio, quale è quello caratteristico, elegante e senza tempo, di Poliform.
È questo lifestyle distintivo che è emerso evidente dalle collezioni in scena e che compongono le numerose aree living, zone lounge, pranzo, cucina e zona notte e suite con molteplici proposte di armadiature. Fra numerosi best seller e ampliamenti di collezione, si sono fatte largo le principali novità in termini di arredo.
Tra queste, emerge il divano Ernest, disegnato da Jean-Marie Massaud, . Il designer francese interpreta con questo sistema il tema del comfort in modo radicale, con volumi morbidi e destrutturati ispirati a un cuscino in piuma. Un’estetica forte e d’impatto che si ritrova anche negli omonimi tavolini della collezione, che espandono la cifra stilistica della modularità: come un puzzle, i tavolini possono essere combinati tra loro a centro stanza oppure usati singolarmente accanto al divano Ernest.
Jean-Marie Massaud firma anche Leopold, la nuova sedia dining resa confortevole come una poltroncina, grazie a un cuscino avvolgente racchiuso in un’essenziale struttura in legno. E il tavolo Adrien, un elemento di arredo scultoreo, carismatico, destinato a diventare nuova icona della convivialità. Il suo profilo classico, quasi archetipico, è reso contemporaneo dalla posizione asimmetrica delle gambe, e arricchito da finiture di pregio che ne accrescono la versatilità.
Da ultimo, la collezione di madie Duke, in diverse altezze e dimensioni, i cui volumi, solidi e imponenti, sono alleggeriti da linee curve che guardano al mondo dell’ebanisteria.
Jean- Marie Massaud trasferisce così nelle proposte Poliform le recenti evoluzioni del gusto in una direzione più bold. Mentre Emmanuel Gallina, ulteriore firma di punta dell’azienda, conferma il suo approccio a favore di forme organiche e curve delicate. Come nella collezione di imbottiti Orbis,
composta da due divani e una poltrona dallo schienale avvolgente: entrambi sollevata da terra da un piedino sottile ispirato alle lavorazioni della gioielleria, sono un invito alla conversazione.
Nuovo ingresso nella rosa dei creativi dell’azienda, è Stefano Belingardi Clusoni, con cui Poliform ha realizzato da poco un importante progetto di interior design. A testimonianza di un sinergico dialogo fra mondo dell’architettura e del product design, l’architetto ha realizzato dunque Loai, una poltroncina con struttura a vista che riprende la classica forma a compasso, e schienale avvolgente. Primo prodotto dell’architetto per Poliform, Loai è una sedia per il low dining, basata sul contrasto fra dimensioni compatte e seduta extra large, solidità della struttura e morbidezza della cuscinatura, modernismo e contemporaneità.
Alle novità della zona living, si affiancano le nuove proposte per la zona notte, a partire dal in un letto e un gruppo notte Brera di Jean-Marie Massaud, ispirato all’omonimo sistema di divani, dall’appeal architetturale.
A completare la proposta sono le più recenti evoluzioni dei sistemi cucina, giorno e notte. In occasione di Eurocucina 2024, le cucine sono integrate nello stand con tre composizioni, due indoor e una outdoor. Le composizioni indoor, rappresentate dai modelli Alea Pro e Artex Pro, sono caratterizzate dall’isola centrale ed entrambe presentate con nuovi elementi, accessori e finiture.
Aggiornamenti e ampliamenti coinvolgono anche i sistemi Wall System e Code per la zona giorno, mentre nella zona notte il protagonista è Senzafine, sistema storico di Poliform in continua evoluzione, le cui novità riguardano anche le attrezzature interne, una nuova anta e una nuova figura di armadio senza basamento. Per tutti i sistemi, prosegue la ricerca nel senso della perfetta integrazione con il Sistema Architectural.
Fra arredi e sistemi, fra giorno e notte, fra indoor e outdoor, ogni soluzione è perfettamente integrata alle altre, in termini di stile e di coerenza compositiva, a dimostrazione di come Poliform sia sempre più rappresentativa di un abitare completo e un’atmosfera immersiva, nell’ottica di un lifestyle riconoscibile e di un’architettura totale.