Stile inconfondibile nel segno dell’innovazione. Nel 2019 Artemide ha depositato otto brevetti di invenzione che si aggiungono ai 19 già registrati negli ultimi tre anni.
Le nuove sfide aprono importanti temi di ricerca sulla fotonica e lanciano nuove tecnologie per delineare una visione futura, un nuovo modo di interpretare e vivere la luce.
Il tempo del transfer tecnologico, quello che passa tra la ricerca e l’applicazione, è sempre più ridotto. Tutti i brevetti sono infatti immediatamente applicati nei prodotti a catalogo.
La capacità di innovare è da sempre una linea guida delle avveniristiche produzioni Artemide. Qualche esempio? La Linea firmata da Big, un tubo di luce flessibile con moduli componibili lunghi 5 metri capace di snodarsi liberamente nello spazio e grazie alle sue caratteristiche meccaniche e costruttive di adattarsi ad estremi climatici (da -20°C a +40°C).
O, ancora, Irupè dei Campana Brothers, composta da un disco in metallo nel quale si trovano i led che proiettano la luce su un diffusore che riproduce la texture di una foglia.
Eleganza e poesia si ritrovano in Arrival di Palomba + Serafini o Vitruvio di Atelier Oï che richiama alla mente il meccanismo di un antico orologio unito alla bellezza del in vetro soffiato, mentre Curiosity di Davide Oppizzi è un’ingegnosa soluzione portatile in grado di accogliere anche oggetti differenti.
Discovery Space, infine, è il progetto di Ernesto Gismondi pensato per gli uffici e presentato con le nuove varianti RGBW e TW: una serie di pannelli ultrasottili e trasparenti, installabili in sospensione disponibili come cerchio, quadrato e rettangolo, capaci di variare d’intensità luminosa, temperatura di bianco e di colore.