Il Gruppo Giorgetti svela le novità che saranno presentate al Fuori Salone 2024 che si svolgerà in contemporanea al Salone del Mobile, dal 16 al 21 aprile, a Milano. La filosofia per quest’anno del Fuori Salone, tema sposato da anni da Giorgetti, è la sostenibilità ambientale . Le novità di Giorgetti per il 2024 legate ad una maggiore attenzione alla fusione tra materia è natura sono la nuova collezione LIZ di Silvia Musetti e la collezione di mobili contenitori HIKARI disegnata dal pluripremiato HBA – Hirsch Bedner Associates. L’azienda con una ricca storia centenaria, mantiene viva la tradizione , guardando però con entusiasmo un futuro all’insegna dell’equilibrio tra tecnologia e artigianalità , per valorizzare sempre al meglio il design Made in Italy.
“Materia Natura” è il tema scelto da Fuorisalone 2024, per la Milano Design Week: un legame tra materia e natura. Quali saranno le novità che presenterà Giorgetti ispirate a questo tema?
Il tema che guida quest’anno il Fuorisalone vuole promuovere la sostenibilità legandola sempre più al design Una visione che appartiene profondamente a Giorgetti e che permea non solo le collezioni ma la gestione aziendale nel suo complesso, in termini di responsabilità sociale, economica, ambientale e di prodotto, con l’obiettivo di integrare sempre più la sostenibilità come fondamentale driver di crescita. È parte di una strategia green che ha portato negli ultimi quattro anni alla redazione del Bilancio di sostenibilità e che conferma l’impegno del brand nel raggiungimento dei Sustainable Development Goals 2030 (gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile indicati dalle Nazioni Unite). Tra i nuovi prodotti 2024, troviamo la nuova collezione LIZ di Silvia Musetti, composta da servomuto, panca e console che si contraddistinguono per la silhoutte morbida e dalle geometrie gentili che accompagnano l’organizzazione della zona notte o dell’ingresso. Altra novità è la collezione di mobili contenitori HIKARI disegnata dal pluripremiato HBA – Hirsch Bedner Associates che, dal 1965, è la più grande e importante realtà a livello internazionale nel settore dell’hospitality design. È un progetto all’insegna della versatilità: mobile contenitore/bar e vetrina allo stesso tempo, Hikari può essere definito un cabinet of curiosities dove poter mostrare collezioni, oggetti cari, sculture preziose e costruire una scena dove raccontare le proprie passioni. Si tratta di prodotti responsabili realizzati con materiali di qualità pensati per essere vissuti ogni giorno ed essere lasciati in eredità alle generazioni future, frutto di un processo produttivo che ricava gran parte dell’energia da fonti rinnovabili e che utilizza materiali certificati come il legno proveniente da foreste gestite secondo rigorosi standard ambientali.
La sostenibilità ambientale è un impegno importante che già da anni il gruppo sta
portando avanti anche con il progetto #ReForest. Di cosa si tratta?
A partire dal 2022, il Gruppo Giorgetti ha voluto consolidare il proprio impegno ambientale anche nattraverso #Reforest, un progetto concreto volto a migliorare la qualità del territorio urbano e a contrastare il cambiamento climatico. Abbiamo così piantato alberi e arbusti autoctoni per ripopolare i boschi nel territorio di Meda, dove la nostra azienda è nata 125 anni fa e ancora ha sede. È per noi un gesto di restituzione al contempo simbolico e concreto rivolto all’ambiente e al territorio che da sempre lega la nostra azienda agli alberi.
Giorgetti è uno dei pochi marchi italiani a essere un reale “Made and manufactured in
Italy”. Da cosa nasce questa scelta?
Giorgetti ha una tradizione più che centenaria, che inizia in Brianza e continua a scriversi all’insegna dell’innovazione, conservando però il patrimonio dell’esperienza ebanistica locale. È un heritage insostituibile senza il quale i prodotti Giorgetti non potrebbero raggiungere gli altissimi livelli di qualità e cura del dettaglio per cui sono noti e apprezzati il tutto il mondo. Si tratta inoltre di una scelta che, ancora una volta, rientra in un approccio sostenibile. Nel corso di 126 anni di storia, abbiamo fatto della tutela dell’ecosistema territoriale in cui operiamo un elemento fondamentale per garantire capacità di rinnovamento, longevità e creazione di valore. Prediligiamo acquisti da fornitori locali (circa il 95%,5 della spesa totale del Gruppo) al fine di supportare lo sviluppo della comunità in cui operiamo.
Anche quest’anno si ricorrerà alle neuroscienze e all’intelligenza artificiale per un evento fieristico. Come quest’ultima potrà migliorare il futuro del design?
La tecnologia è uno strumento al servizio dell’uomo e, se ben integrata nelle realtà aziendali, è una risorsa preziosa che potrà permetterci di ottimizzare ulteriormente alcuni processi e migliorare l’esperienza di acquisto dei nostri clienti.
L’artigianato 4.0 è uno dei vostri punti forti: un’unione tra tecniche tradizionali e digitali. Come ha cambiato e come cambierà il mondo del design?
Nel corso degli anni, i processi produttivi si sono dovuti adattare a un mercato sempre più dinamico e complesso. Questo ha portato la nostra azienda, come quelle dei nostri competitor, a dover investire risorse verso l’innovazione tecnologica. È un’evoluzione naturale e necessaria per garantire una migliore efficienza della produttività e una maggiore flessibilità. Questo dovrebbe pero avvenire senza dimenticare il proprio DNA perché è proprio l’equilibrio tra tecnologia e artigianalità che fa sì che il design Made in Italy continui a essere riconosciuto a livello internazionale.
Avete puntato su 2c arredamenti come vostro rivenditore di zona. Da cosa è stata dettata tale scelta?
Giorgetti ha scelto 2c arredamenti per essere rappresentata sul territorio per affinità culturali e di heritage, con un partner alla soglia dei 50 anni di esperienza in un’area strategica.