Una storia di arte e design lunga quarant’anni. Lo storico brand milanese FontanaArte ha deciso di celebrare il traguardo raggiunto dal Tavolo con Ruote di Gae Aulenti e la lampada Parola, disegnata sempre da Gae Aulenti in collaborazione con Piero Castiglioni, con la riproposizione in edizione limitata delle due icone dell’arredo italiano nate nel 1980.
La Limited Edition ne propone una selezione numerata, personalizzata e serigrafata. “Già dieci anni fa, in occasione del trentennale, fu realizzata – ricorda l’agente di Fontanarte Vittorio Minucci – un’operazione simile, sempre con il tavolo, che suscitò molto interesse ed ebbe un grande riscontro”.
“Quest’anno abbiamo voluto celebrare il traguardo raggiunto con la versione più venduta, il “100 per 100”, diversa da quella originale che era “120 per 120”. E’ chiaro – osserva Minucci – che con le case di oggi, sempre più piccole, è una scelta da preferire, quasi obbligatoria”.
FontanaArte ripropone così le celebri ruote industriali del carrello in metallo zincato bianco, mentre il piano di vetro è stato personalizzato. La lampada Parola è stata invece rieditata in versione da tavolo con il diffusore in vetro bianco opalino e base personalizzata.
“Il tavolo nasce perché Gae Aulenti, Art Director di Fontanarte negli anni ’80, vide un giorno in azienda dei carrelli da deposito, che poi non erano altro che tavole di legno con quattro ruote industriali che trasportavano lampade. Partendo da quel modello – racconta Minucci – ha sostituito il legno con il cristallo, mantenendo le ruote industriali. Il risultato finale è un pezzo straordinario che, grazie alla neutralità del cristallo, si adatta a qualsiasi ambiente e stile”.
Nella lampada Parola, invece, convivono in un solo oggetto tre diverse tipologie e lavorazioni del vetro: soffiato, naturale e cristallo naturale. Rappresenta un modello esemplare di integrazione tecnica fra artigianato e industria. “Rieditare alcuni elementi che hanno fatto la storia è una nostra abitudine. In passato, in occasione del traguardo dei 70 anni, riproponemmo la celebre lampada Fontana, credo il pezzo più imitato in assoluto, nella versione con base in argento”.
Nel corso dell’ultimo anno, Fontanarte ha lanciato anche la Bilia Mini, nuova versione del progetto originario di Gio Ponti. Spazio inoltre ad altre due lampade, Meridiano e Tropico, disegnate dagli architetti Gabriele e Oscar Buratti, due designer che hanno iniziato la loro collaborazione con Fontanarte nel 2017, con la famiglia di lampade Equatore.
Passando tra layer opalini, colorati e trasparenti, Meridiano è enfatizzata dalle curvature ricercate e dalla magia dei vetri soffiati, attraverso cui la luce è libera di creare effetti, disegni e atmosfere affascinanti. “Con la miniaturizzazione della fonte luminosa, caratteristica della tecnologia led, la luce diviene libera di agire verso l’alto e verso il basso”, aggiunge Minucci. Prevista in due misure, Meridiano è declinata come sospensione media e grande, da impiegare singolarmente oppure in composizione disposta a grappolo.
La lampada Tropico è invece composta da una calotta sferica in vetro opalino ribassata e fissata da una grande borchia in metallo a specchio. La famiglia è composta dalle versioni wall e table, entrambe proposte in tre diverse misure.
Tra le novità merita una menzione anche la lampada Fontanella disegnata da Federico Peri. La leggerezza rappresenta la caratteristica principale del richiestissimo pezzo d’arredamento che riprende alcuni concetti espressi con Galerie, precedente realizzazione di Peri, a partire dalla presenza di materiali storicamente legati al marchio, come il metallo e il vetro.