“Vanity Fair” di Frau, novant’anni e non sentirli. Il 2020 è un anno importante per una poltrona diventata nel tempo un must per gli amanti dell’arredamento d’autore.
Nata nel 1930, è prodotta ancora oggi dalla storica azienda italiana Poltrona Frau. In origine non aveva un nome, ma era identificata con un numero, il 904. Tre cifre che hanno portato fortuna al marchio di un’azienda diventata simbolo del design in Italia e all’estero anche grazie alla comoda ed elegante poltrona, disegnata e costruita dal fondatore, Renzo Frau.
Inimitabile e unica, la poltrona “Vanity Fair” ha delle caratteristiche specifiche che ne hanno fatto nel tempo un simbolo della poltrona moderna. La tipica forma bombata, le linee tondeggianti, così come i chiodini che percorrono schienale e braccioli sono infatti marchi senza tempo di stile ed eleganza.
La realizzazione della poltrona avviene ancora oggi nel sacro rispetto di una tradizione artigianale che cura ogni minimo dettaglio. Nessuna catena di montaggio, l’intero processo produttivo è rimasto uguale ai primi del ‘900 con l’aggiunta di un servizio di restauro con materiali originali.
Per il rivestimento è usata solo la migliore pelle, il cosiddetto “pieno fiore” ottenuto dalle migliori concerie locali. Nel corso degli anni sono invece cambiati i colori, modellati in base ad una precisa strategia aziendale.
Sono in tutto sette le macro famiglie che comprendono 26 tonalità “storiche” a cui si aggiungono 47 nuove nuances. Il cambiamento è stato una conseguenza alla mutazione del modo di vivere: i colori non sono infatti più statici e autonomi, ma si completano e collegano tra loro nello spazio che li ospita.
In occasione del prestigioso traguardo dei 90 anni, Poltrona Frau, con l’aiuto di Roberto Lazzeroni, ha creato una versione rispettosa dell’originale, ma rivisitata in base agli stili e le tendenze attuali. E’ nata così “Vanity Fair XC”, ancora più accogliente e dalle proporzioni generose e confortevoli. Perfetta sintesi, ancora una volta, di comodità ed eleganza.